giovedì 26 maggio 2011

E SILVIO PIANSE SULLA SPALLA DI OBAMA

di Enrica Perucchietti

L’ha puntato da lontano come una faina. Lo si può notare dalle immagini video. Poi ha dato indicazioni a un fotografo italiano per immortalare il suo colloquio con Obama. Evidentemente senza pensare all’ennesima figuraccia a cui stava andando incontro. Eh sì che il nostro Silvio è un vero e proprio kamikaze. Non le aveva sparate abbastanza grosse nei giorni scorsi – arrivando a compromettere la rielezione della Moratti a sindaco di Milano. Quella spina nel fianco che lo tormenta da anni, quella magistratura di sinistra che vuole la sua testa non gli dà pace. Lo fa sragionare. Chissà che cosa ha pensato quando ha fermato il Presidente americano battendogli sulla spalla per confessargli che in Italia “abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra”.
L’espressione di Obama non rende la reazione perché immortalato di tre quarti: scuote impercettibilmente la testa mentre ascolta la traduttrice riportargli in inglese le poche parole di Berlusconi.
Quella di Angela Merkel – che si gira verso Sarkozy come per chiedergli che cosa sia preso a Berlusconi che sta tra l’altro ritardando l’inizio dei lavori del G8 – anticipa il polverone che ovviamente il premier italiano si è alzato contro in patria
Dalle immagini e dall'audio che riprendono il colloquio dei due leader si comprende nettamente che il premier si è lamentato della situazione della magistratura in Italia, illustrando le misure di prevenzione adottate dalla maggioranza: "Noi abbiamo presentato una riforma della giustizia che per noi è fondamentale, in Italia abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra".
Che cosa avrà mai pensato l’uomo più potente del mondo davanti allo sfogo di Berlusconi? Nessuna reazione sfiora il Presidente americano, né una smorfia, né una parola, neppure un accenno di sorriso. Rimane glaciale come solo Obama sa essere quando è disturbato da un elemento esterno, quale può essere appunto il “collega” italiano. Alla mosca che schiacciò in mondo visione riservò almeno un sorriso di compiacimento.
Che cosa si aspettasse Berlusconi è ancora più oscuro. Lamentarsi della famigerata magistratura di sinistra con un leader democratico non è così paradossale quanto saperlo il nostro Presidente del Consiglio.
A rincuorarci il pensiero che Obama stia prendendo in considerazione l’idea di esportare la democrazia anche nel nostro Paese. Non per debellare il cancro della magistratura, ma per mettere fine alle brutte figure a cui il premier ci ha da tempo abituati.

1 commento:

  1. anche quando conducevi le trasmissioni sul calcio si capiva che non eri solo una bella ragazza tifosa del toro. congratulazioni! sei sorprendente.
    max novara

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